Come nasce un’idea

Circa 17 anni fa, portai mia figlia — che allora aveva appena 2 anni — in uno di quei posti pieni di giochi “intelligenti”, pensati per stimolare i bambini con attività strutturate e materiali studiati. Il biglietto d’ingresso era pure piuttosto salato, ma ero convinta che sarebbe valsa la pena: mi ero immaginata di vederla divertirsi come fanno tutti i bambini, correndo da un gioco all’altro.

E invece no.

Mia figlia ignorò completamente ogni attrazione e si innamorò perdutamente… di una semplice riga gialla dipinta sul pavimento.

La seguiva con lo sguardo e con il corpo, danzandoci sopra, correndole accanto, come se quella linea potesse condurla in mondi sconosciuti. Curve, controcurve, capriole d’anima. Era completamente rapita, e io… folgorata.

In quel momento, ho capito una cosa che non ho più dimenticato:

la meraviglia vera non si può progettare a tavolino,

non ha bisogno di effetti speciali.

Può nascere da un niente, se quel niente incontra lo sguardo giusto.

Da lì è iniziato un pensiero silenzioso che mi ha accompagnata per anni:

Come sarebbe la mia vita se potessi assistere ogni giorno a quella scintilla negli occhi delle persone?

Come sarebbe un luogo che custodisce e nutre quella meraviglia?

Ho iniziato a immaginare uno spazio capace di accogliere le intuizioni più piccole e più grandi. Un luogo dove si possa giocare molto, molto seriamente. Dove anche una riga gialla sul pavimento possa diventare genio.

Quel pensiero oggi ha un nome.

Si chiama Doidè.

Tra lampi di genio e genialità

I lampi di genio possono essere considerati manifestazioni episodiche di creatività straordinaria.

Atelier Doidè è un ambiente progettato per agevolare e stimolare l’esperienza dei lampi di genio e favorire una combinazione di creatività, concentrazione, interazione sociale, ed uno spazio mentale rilassato

E’ composto da uno spazio riconfigurabile a seconda delle esigenze, ricco di stimoli visivi, uditivi e tattili volti ad attivare la creatività, la sperimentazione e l’interconnessione tra idee diverse. 

Le interazioni sociali sono spesso alla base dei lampi di genio, poiché scambi di idee o prospettive differenti possono portare a intuizioni improvvise. Atelier Doidè è un ambiente che incoraggia la collaborazione tra persone di background diversi, esperienze e competenze.

Creatività VS Genialità

La creatività e la genialità sono concetti correlati, ma profondamente diversi nei loro significati e nelle loro manifestazioni.

Creatività

La creatività è la capacità di generare idee nuove o di combinare elementi esistenti in modi originali. È una forma di pensiero che si focalizza sull’immaginare nuove possibilità, rompendo con schemi e convenzioni precedenti. Si manifesta nella capacità di trovare soluzioni uniche o di vedere una situazione da una prospettiva diversa.

Caratteristiche della creatività:

  • Flessibilità mentale: la capacità di vedere molteplici opzioni.
  • Innovazione: creare qualcosa di nuovo o migliorare ciò che già esiste.
  • Espressione personale: la creatività spesso riflette la personalità o lo stile unico di chi la esercita.
  • Processo: la creatività è spesso un processo in continua evoluzione, fatto di tentativi ed errori.

Genialità

La genialità è un concetto più profondo e raro, che spesso implica non solo creatività, ma anche un livello eccezionale di intelligenza o intuizione. Il genio è capace di vedere le cose in modo radicalmente diverso e può rivoluzionare interi campi di studio, arte o tecnologia. Mentre la creatività può appartenere a molti, la genialità è spesso riconosciuta come un talento straordinario che produce cambiamenti significativi o epocali.

Caratteristiche della genialità:

  • Visione straordinaria: il genio è in grado di comprendere e affrontare problemi complessi con soluzioni che appaiono quasi impossibili per altri.
  • Innovazione rivoluzionaria: mentre il creativo può migliorare ciò che già esiste, il genio cambia radicalmente il modo in cui vediamo il mondo o un campo di studio.
  • Intuizione profonda: spesso il genio è in grado di intuire soluzioni o concetti molto prima che possano essere razionalizzati o spiegati in modo convenzionale.
  • Eredità duratura: i contributi del genio tendono a lasciare un segno che dura per generazioni.

In sintesi, la creatività è una capacità diffusa di immaginare e creare qualcosa di nuovo, mentre la genialità rappresenta un livello di eccezionalità in cui la persona non solo crea, ma cambia radicalmente il contesto o il campo in cui opera.

 

I lampi di genio sono un fenomeno interessante e molto discusso, perché sembrano rappresentare momenti di creatività estremamente elevata che chiunque, non solo i “geni”, può sperimentare. Tuttavia, esistono alcune differenze tra un lampo di genio e la genialità duratura.

Lampi di genio: Creatività improvvisa e intensa

Un lampo di genio è un’idea o un’intuizione che arriva improvvisamente, spesso in momenti inaspettati. Questi momenti possono capitare a chiunque, e non richiedono necessariamente di essere considerati un genio. Spesso, si manifestano dopo un periodo di riflessione o studio su un problema o una questione specifica. Ad esempio, persone normali, in diversi ambiti, possono avere un’intuizione fulminea che risolve un problema in modo brillante.

Caratteristiche dei lampi di genio:

  • Estemporanei: arrivano all’improvviso, senza una preparazione consapevole.
  • Intuitivi: spesso non si basano su un ragionamento logico immediato, ma su una connessione improvvisa tra idee o informazioni.
  • Accessibili a tutti: chiunque può sperimentarli. Sono frutto di una combinazione di esperienza, pensiero creativo e ispirazione.

Perchè AmorKYO

Il mio cognome, “Morchio”, è sempre stato un enigma, agli occhi di chi non parla italiano, come succede ogni giorno per le “lasagne”, negli anni, è stato storpiato in tutti i modi possibili.

Così un giorno mi sono domandata come avrei potuto scriverlo per renderlo pronunciabile da chiunque… 

Il suggerimento è arrivato da un’amica interprete che nel giro di qualche ora mi ha risposto:

“MORKYO: così funziona!!”

 

Piena di curiosità ho deciso di intraprendere qualche ricerca alla scoperta di “KYO” questa nuova sillaba nata per magia nella grafia del mio cognome ed ho scoperto un mondo:

in giapponese, KYO significa ” città grande e forte”,

in cinese, lo stesso carattere si riferisce all’ordito, cioè la parte della trama che dà vita, colore e unicità al prodotto finito della tessitura.

 

Ma non è tutto. Nella cultura buddista, KYO indica l’insegnamento del sutra e la scrittura o il suono attraverso cui si esprime la Legge mistica, la verità eterna, la legge fondamentale che permea la vita e l’universo, paragonata ad un fiore di loto; 

KYO è anche la chiave del mantra “Nam myoho renge kyo“, il mantra della creazione.

Un segno del destino che ha fatto risuonare questo nome ancora più profondamente con la mia missione creativa e comunicativa fatta di immagini e di parole.

Così, amorkyo nasce da una contaminazione di culture, porta con sé passione e spirito creativo come il lavoro che svolgo.